LE PRIME DUE DATE: VENERDI’ 10 GIUGNO A MADONNA DELLE GRAZIE DI ROSIGNANO E DOMENICA 26 GIUGNO A CONZANO
«Un po’ di pace, please» è lo spettacolo di e con Sergio Salvi e Silvana Mossano. Il nostro nuovo spettacolo, insomma.
Venerdì 10 giugno, alle ore 21, nella Chiesa di Madonna delle Grazie, a Rosignano, l’appuntamento rientra nella «Lunga notte delle chiese», ovvero «La notte bianca nelle chiese», incentrato, in questa settima edizione, sulla parola chiave «In-Contro». Madonna delle Grazie si è candidata a ospitare l’«Incontro alla pace».
Domenica 26 giugno, alle ore 18, lo spettacolo di teatro-canzone viene riproposto in piazza Australia, a Conzano, dove, lo scorso anno, avevamo già portato in scena «Dammi tempo».
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A gennaio, avevamo cominciato a lavorarci su, riflettendo su due temi: 1) la vita non è una spedizione in solitaria, ma è punteggiata da un costante incrocio con diversi compagni di viaggio: e ognuno di loro lascia un segno nella nostra esistenza; 2) la guerra ci riguarda sempre, anche se non è subito dietro l’angolo, ma si agita in terre che ci sembrano lontane; e l’anelito alla pace non può sopirsi mai. Il fatto è che, mentre stavamo ragionando, alle guerre già in corso se n’è aggiunta un’altra, dietro un angolo a noi vicino, vicinissimo.
Mettendo insieme pensieri, parole e musiche, è nato «Un po’ di pace, please».
Tra un treno che parte e un treno che torna scorrono tante stazioni: a volte le si lascia passare leggendo di sfuggita, su un cartello azzurro, il nome di un luogo che scappa via, a volte si scende al binario “X” e si fa una tappa, per poi ripartire.
E’ la metafora della vita, verso una meta che non è quella che ci sia era prefissati quando si è obliterato il primo biglietto.
«Signori in carrozza»: il capotreno fischia e il viaggio ha inizio, con una sporta piena di sogni, di convincimenti e di ideali che, a mano a mano, si amplificano o sfumano, vengono corretti o limati, modificati o addirittura stravolti.
In tutto questo divenire, si incrociano diversi compagni di viaggio: bizzarri, profondi, amabili, antipatici o simpaticamente strampalati, positivi o negativi, stanno al fianco per poco tempo o per molte tappe, ma tutti lasciano un segno e, in qualche misura, influiscono sul tragitto. Comunque sia, «se non sono gigli, son pur sempre figli, vittime di questo mondo» canta De André.
A volte il tragitto subisce sussulti, anche catastrofici, che scuotono i corpi, i sentimenti, fanno terra bruciata, desertificano gli spazi, martoriandoli e insanguinandoli. La gioia cede il passo al dolore, la tenerezza alla brutalità, la dolcezza alla volgarità, la vita alla morte. E, talora, è difficile, da sotto le macerie, grattare fuori anche una sola briciola di speranza.
Infine, al momento dei bilanci – e arriva sempre il momento dei bilanci! – ciò che si misura, più della durata, è l’intensità del viaggio: l’intensità con cui si è vissuto, gli aneliti di pace che si sono coltivati e la coerenza cui ci è sforzati di non rinunciare. Ecco, la sintesi di come abbiamo agito e reagito, di quanto abbiamo dato e ricevuto, è quanto resterà di noi, poco o tanto è quello che lasceremo in eredità.
E tutto questo, mettendo ordine ai pensieri, abbiamo cercato di raccontarlo in «Un po’ di pace, please», spettacolo di teatro canzone ideato e proposto da Sergio Salvi e Silvana Mossano.
Un’ora, o poco più, di musica e parole, narrando storie, evocando sensazioni, rivedendo convincimenti che si sono affinati tra lo scorrere del tempo e le esperienze vissute.
Si alternano canzoni e monologhi.
Sono 11 le canzoni proposte; ne sono stati interpreti Mercedes Sosa, Andrea Bocelli e Ariana Grande (ma, qui, con un personalissimo testo inedito), Roberto Vecchioni, Fabrizio De André, Milva, I Nomadi/Francesco Guccini, Pier Angelo Bertoli, Franco Battiato/Gianni Morandi, Charles Aznavour, Renato Zero, Sirio Politi. I brani musicali sono stati reinterpretati e vengono riproposti in una personale versione di Sergio Salvi.
Gli 8 monologhi – dedicati a storie più o meno vere ma molto verosimili, a riflessioni sulla guerra, sulla pace, sul bilancio della vita – sono stati ideati da Silvana Mossano.
Interpreti del recital: Sergio Salvi, tastiera e voce, e Silvana Mossano, voce.
Buona idea Sergio e Silvana!
Giusta e sentita l’ispirazione.
Ci vediamo, se non dopodomani, a Conzano il 26 c.m. per ascoltarvi, sicuramente con molto piacere
Bellissimo. Andare oltre sempre. Arrendersi non fa parte del nostro vivere. Io sarò ad Ischia sino al 25. Vi penserò. Grazie della bella notizia.