A pochi chilometri da Casale, sul cocuzzolo di un colle alto 300 metri, c’è il grazioso paese monferrino di Treville, lindo, ordinato, ben tenuto e con vedute mozzafiato. Ospita meno di trecento abitanti, ma circa settemila volumi, ordinatamente esposti, catalogati e fruibili della Biblioteca, che ha vent’anni di vita e di cui è direttore il poeta monferrino Paolo Testa. Dal 2007 è ambientata nell’ala restaurata di Palazzo Devasini.
La Biblioteca (intitolata al Professor Giuseppe Spina) e soprattutto chi la cura con devozione è il generatore vivace di molte iniziative culturali creative, coinvolgenti e attrattive per ragazzi e anche per meno-ragazzi.
Nel sottotetto dello stesso Palazzo Devasini, è stata ristrutturata una luminosa sala-auditorium, con vista sul paesaggio collinare, le cui pareti chiare sono sostegno di numerose opere pittoriche, mentre, al centro, troneggia un pianoforte Yamaha a mezza coda.
Domenica pomeriggio, ho provato l’emozione di presentare il mio romanzo «Tuo padre suonava l’armonica» (Edito da ArabaFenice) proprio in questo luogo che ha la magia di conservare autorevolezza e di mettere al contempo a proprio agio.
Accolta calorosamente da Paolo Testa e Lorena Balbo, dopo l’introduzione della giovane attrice (futuro ingegnere fisico) Anna, ho parlato di Margherita, di Agnese, di don Evasio, del Borgna, di Chilometro, di Stefano Barbero, di Penelope la giostraia, di Gina Bocchio la locandiera… Tutti i personaggi del romanzo erano lì che facevano a gomitate per ricavarsi un posto da protagonisti. Ho letto alcuni brani del romanzo, mentre Sergio Salvi, dialogando con lo Yamaha, punteggiava le parole con le note.
Ma, soprattutto, c’erano amiche e amici che mi hanno abbracciata con la loro affettuosa presenza e il loro attento ascolto.
A tutti – Paolo, Lorena, Anna, spettatori amorevoli – io e i personaggi di «Tuo padre suonava l’armonica» rivolgiamo un ringraziamento pieno d’amore. Ci siamo trovati proprio bene, ecco.
Colgo anche l’occasione per annunciare che domenica pomeriggio, 13 ottobre 2024, alle ore 17, l’appuntamento è a Pobietto, nell’ambito delle Giornate Fai d’Autunno, per riproporre letture e retroscena narrativi (con il sottofondo musicale di Sergio) proprio nella grangia che ha ispirato il romanzo. Dopo una prima parte di parole e musica nel salone, andremo a zonzo per individuare case, chiesa, angoli cui la fantasia ha trovato appiglio per raccontare «Tuo padre suonava l’armonica». Nei prossimi giorni, proporrò una dettagliata presentazione dell’evento.
E, comunque, l’antica grangia di Pobietto, con duemila anni di storia, val bene una visita!