SILVANA MOSSANO
«Di quei formidabili “quattro moschettieri” ora resta più solo Gigi Marsico». Si commuove Anna Portinaro, titolare del laboratorio artigianale in via Lanza che produce i celebri Krumiri Rossi di Casale Monferrato. Ha appena ricevuto la notizia della morte di Piero Angela, giornalista, conduttore televisivo, divulgatore scientifico, autore di numerosi saggi. «Una persona meravigliosa, non soltanto per tutto quello che ha realizzato professionalmente, ma per la sua semplicità, il suo garbo, per il suo essere “alla mano”: una persona vera». Mancheranno, ad Anna e a suo marito Carlo Molghea, le telefonate che Piero faceva abitualmente a Natale, a Pasqua e in occasione dei compleanni. «Un grande amico».
L’amicizia nacque, a sorpresa, negli anni Settanta: galeotti furono i Krumiri e la musica. Infatti, Piero Angela, eccellente pianista jazz, ideò, insieme agli amici inseparabili Gigi Marsico, Enzo Tortora e Mario Pogliotti – tutti pionieri del giornalismo televisivo italiano –, una canzone dedicata ai celebri biscotti casalesi, intitolata «Operina gioiosa».
Nacque in una di quelle serate speciali in cui, senza preavviso e senza schemi, si mescolano in un equilibrio irripetibile la solida amicizia, l’atmosfera coinvolgente, il paesaggio incantato della Val d’Aosta, un dopocena prolungato nelle chiacchiere affabili e nella musica piacevole. Erano brillanti e affiatati i quattro amici, alcuni si erano conosciuti all’università – sempre complice la musica: Angela provetto pianista jazz, Marsico non meno bravo chitarrista jazz -, tutti avevano partecipato con entusiasmo al debutto della tv italiana. Erano diventati inseparabili, pur esprimendosi professionalmente in ambiti diversi.
Ebbene, a impreziosire la serata valdostana a La Magdeleine, era stata una scatola di latta, rossa e oro, contenente i Krumiri Rossi di Portinaro. E che buoni! Ma da dove vengono? Da Casalmonferrato. Roba preziosa: inventati nel 1878 dal pasticcere Domenico Rossi, passarono alla famiglia Portinaro nel 1953 (nel 2023 si celebra il Settantesimo), quando Ercole, il nonno di Anna, ne acquistò il brevetto regio che Sua Maestà Umberto I re d’Italia aveva emesso nel marzo 1891, preceduto da altri due analoghi nobili riconoscimenti: nel 1885 da parte della Casa di Sua Altezza il Duca di Aosta e, l’anno successivo, dalla Casa di Sua Altezza il duca di Genova. Nel 2006, poi, vennero certificati «kasher», cioè rispettosi degli ingredienti e della preparazione ammessi alla tavola ebraica: la certificazione rilasciata dal rabbino Itzahk David Maralit, munito di una delega del Rabbinato Capo di Israele.
I «quattro moschettieri», nell’atmosfera fascinosa di La Magdeleine, trovarono così buoni questi dolci dalla forma curiosa, ispirata ai baffi del re Vittorio Emanuele II, che, complice un pianoforte disponibile lì per lì, vi dedicarono una canzone: lessero le parole della poesia stampigliata sul foglietto contenuto in ogni scatola e le musicarono.
Qualche tempo dopo, si presentarono tutti e quattro nel negozio di Portinaro in via Lanza, accompagnati da un amico monferrino, il geometra Ganora. «Abbiamo un regalo da farvi» dissero semplicemente. «Nessuno ci aveva preannunciato quella visita, per noi fu una sorpresona!» ricorda Anna. L’occasione era da celebrare; tutti insieme andarono al ristorante La Sofora di Rosignano, all’epoca punto di ritrovo culinario di eccellenza: «Che luogo suggestivo – commentò Tortora -, c’è anche il salotto di nonna Speranza (evocando quello della casa di Aglié Canavese, residenza estiva del poeta Guido Gozano, ndr)». E, alla Sofora, i quattro giornalisti musicisti fecero ascoltare per la prima volta ad Anna Portinaro e Carlo Molghea l’«Operina gioiosa», inno gaudente che avevano composto, con piacere e orgoglio, in onore dei veri Krumiri di Casalmonferrato.
Città, Casale Monferrato, che – ci è stato appena segnalato – non era sconosciuta comunque a Piero Angela, essendo cugino di primo grado del dottor Teresio Monina (la madre del noto medico casalese era Angela di cognome).
Tu Silvana sei una vera e grande giornalista . Ti interessi di tutto e di tutti e di più. Grande Uomo. Grazie per notizia fin’ora a me sconosciuta e penso a molti altri. Buona domenica e buon Ferragosto. Paolo
Mi mancava questa chicca. Grazie Silvana
Del resto come sa fa a non essere un estimatore dei favolosi Krumiri. Basta gustarli una volta, quellaroma e quel profumo inconfondibile ti resta dentro per sempre.
Abbiamo perso un grande personaggio televisivo ma soprattutto un uomo serio, intelligente, ottimo divulgatore scientifico apprezzato non solo nel nostro Paese. Ha saputo entrare nelle case degli Italiani senza grandi clamori ma con stile inconfondibile, ha parlato di argomenti semplici ma anche di temi complessi con chiarezza, rigore scientifico e pure con ironia, qualche volta. Sono contenta che il figlio Alberto abbia seguito le orme del padre con la stessa passione. Con un maestro così… Non conoscevo la storia della canzone sui Krumiri, solo tu potevi scoprirla!