SILVANA MOSSANO
La Camera Penale di Alessandria, di cui ricorrono i trent’anni di attività a maggio 2022, ha rinnovato il direttivo. Il nuovo presidente è l’avvocato Roberto Cavallone: nato a Casale Monferrato, dove è vissuto fino all’età dell’adolescenza, ha poi frequentato il liceo Classico Plana ad Alessandria e la Facoltà di Giurisprudenza all’Università di Genova. Poco dopo la laurea, l’incontro, «del tutto casuale» con l’avvocato Peverati che lo ha voluto nel suo studio legale, dove ha intrapreso e proseguito una stimata carriera, prossima a festeggiare il quarantesimo anno di attività.
Alla guida della Camera Penale, Cavallone subentra al collega Lorenzo Repetti. Andando a ritroso nei quasi tre decenni, avevano già tenuto le redini del sodalizio: Giulia Boccassi, Piero Monti, fino a Mario Boccassi, primo presidente e cofondatore.
Ad affiancare Cavallone, per il prossimo biennio, sono: Roberto Tava, come vice, Giuseppe Romano, Valeria Massolo, Pietro Ratti, Massimiliano Sfolcini, Marco Conti e Alexandra Saddi. Gli ultimi quattro erano già presenti nel vertice uscente insieme a Repetti, Sara Ongaro, Alberto Genovese e Vittorio Spallasso.
Il neo presidente accoglie «con onore» la scelta dei colleghi di affidargli la direzione dell’associazione che riunisce gli avvocati cultori del diritto penale. Cavallone ha subito dichiarato l’intenzione di dare continuità alla linea di chi lo ha preceduto, confermando con convinzione di voler proseguire e consolidare gli «stretti rapporti di interlocuzione e confronto con i giudici e i pubblici ministeri del tribunale di Alessandria», perché «sono persuaso – afferma – che, se ci si parla, i problemi si affrontano meglio e, laddove è possibile, si risolvono».
Ma è poi la mission dello specifico aggiornamento culturale e professionale dei penalisti che il neopresidente vuole proseguire e sostenere. «Sono un convinto assertore della funzione di “Maestro collettivo” esercitata dalla Camera Penale, per garantire una formazione tempestiva ed efficace, allo scopo di assicurare la migliore difesa ai cittadini che si rivolgono a noi; il tutto – tiene a sottolineare – con l’auspicio di vedere attuati i principi del giusto processo in piena parità tra accusa e difesa».
Sotto questo profilo è già bell’e pronto un tema di dibattito e approfondimento attualissimo e fondamentale: l’articolata riforma della giustizia avviata dalla ministra Marta Cartabia, già approvata dal Consiglio dei ministri e che quanto prima sarà proposta al vaglio del Parlamento. «Appena avremo un testo approvato – assicura Cavallone – dedicheremo anche un ciclo di incontri ai principali temi della riforma». Una anticipazione sintetica del suo punto di vista? «Bene che si reintroduca la prescrizione rispetto al giustizialismo del decreto Bonafede; non di meno valuto in positivo le innovazioni in tema di giustizia riparativa finalizzate a una riduzione dei tempi biblici dei processi».
A ricordare alcuni momenti salienti dell’intensa e costruttiva attività svolta dalla Camera Penale di Alessandria è stata l’avvocato Sara Ongaro, per dieci anni membro del direttivo di cui è stata segretario. In una sentita lettera di commiato ai colleghi – «Cari Amici» – ricorda, ad esempio, la plaudita esperienza degli avvocati-attori per rappresentare, nelle scuole superiori di tutta la provincia, come si svolge il processo penale in un caso esemplificativo di omicidio altamente indiziario. E, ancora, l’istituzione del riconoscimento «Toga tosta», da un’idea dell’eclettico Mario Boccassi, per premiare avvocati italiani e stranieri che si sono distinti per il rigore professionale. A questo proposito, Ongaro ne rammenta il conferimento (nel 2014) all’avvocato turco Umit Kocasakal, presidente dell’Ordine forense di Istanbul, strenuo difensore del diritto, della giustizia e della democrazia in Turchia, contro la diffusione della tirannia; era giunto appositamente dal suo Paese per ritirare, dalle mani dell’allora presidente della Camera Penale, Giulia Boccassi, il prestigioso «chicco d’oro». E, sempre tra le tappe d’onore della Camera Penale di Alessandria, anche la “prima” dello spettacolo della Compagnia Attori e Convenuti (nel 2019) a sostegno della collega iraniana Nasrin Sotoudeh, avvocata e attivista iraniana, arrestata per il suo impegno in difesa dei diritti umani e condannata a lunga carcerazione e all’inflizione di parecchie decine di frustate.
A proposito di «Toga tosta», merita ricordare anche la versione «junior», nel 2017: il riconoscimento fu conferito al termine di una serrata e agguerrita competizione tra giovani avvocati chiamati a improvvisare, con perspicacia e intelligenza, una complessa difesa penale.
Al passaggio di consegne, il presidente uscente dal duplice mandato, Lorenzo Rapetti, ha fatto un breve bilancio di «quattro anni intensi, soprattutto nel lungo e difficile periodo contrassegnato dalla pandemia, in cui, collaborando con Tribunale e Procura, abbiamo cercato di salvaguardare al massimo la funzione difensiva, tenendo presenti le esigenze di salute pubblica». E adesso? «Adesso – ha concluso Repetti – lascio una Camera Penale ben viva e sono certo che il presidente Cavallone e il nuovo direttivo, con entusiasmo e capacità, sapranno infondere nell’associazione nuova linfa, affrontando con efficacia le prossime battaglie affinché, nell’affermazione dei principi del giusto processo, sia sempre assicurata la difesa dei diritti degli ultimi».
Nella foto in apertura, il nuovo direttivo della Camera Penale. Da sinistra: Romano, Conti, il presidente Cavallone, Sfolcini, Saddi, Ratti e Massolo (assente dalla foto di gruppo: Tava).