SILVANA MOSSANO
C’è una parola piccolina, di sole due lettere, il cui senso si dilata così tanto che solo l’infinito potrebbe farne da confine.
Sì. Due lettere: un serpentello e una gambetta, talora con un cappellino sulle ventitré. Tutto qui. Eppure «sì» è la promessa solenne di fedeltà davanti a Dio e agli uomini, sì è l’ampiezza dell’accoglienza, sì è l’assunzione di un impegno, sì è la condivisione di un sogno e di un progetto, sì è lo voglio, lo faccio, lo giuro, sì è l’alba che nasce e la primavera che rinasce, sì è mi alzo ogni giorno, sì è la corsa intorno al mondo, sì è ci sono oggi e conta su di me anche domani. «Si» precede l’anelito collettivo: si spera.
Sì: la usò, questa parola, Dante Alighieri per definire la nostra terra il «bel Paese là dove ‘l sì suona». Ed è co-sì che l’Istituto Superiore Balbo di Casale, per celebrare i 700 anni dalla morte del Sommo Poeta, ha deciso di riempire il titolo «DanteDì» (che riassume le iniziative celebrative) con un significato pieno di speranza, «perché – dice il preside Riccardo Calvo – vogliamo che si scelga il sì al dovere, il sì al futuro, il sì all’onestà, il sì al vaccino…». Pertanto DanteDì si amplifica e diventa DanteSì.
L’iniziativa celebrativa, che non può prescindere dallo svolgimento virtuale (sul sito https://www.istitutobalbo.edu.it/), prevede tre anticipazioni «in pillole» lunedì 22, martedì 23, mercoledì 24 marzo e un più ampio evento di sintesi venerdì 25.
Di seguito, pubblico il programma diffuso dalla scuola su questa iniziativa che, si spera, a settembre possa avere un epilogo pubblico per le strade della città, a far tappa nei posti casalesi evocativi di Dante (dal convento domenicano che ospitò Ubertino da Casale ai luoghi del Marchesato paleologo).
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QUI IL COMUNICATO DELL’ISTITUTO SUPERIORE BALBO
«Il prossimo 25 marzo ricorre il tradizionale Dantedì che quest’anno coincide con le celebrazioni del settecentesimo anniversario della morte di Dante (avvenuta nella notte tra il 13 e il 14 settembre): la data primaverile scelta è quella che indica il probabile inizio del viaggio oltremondano del poeta.
L’IIS Balbo, come già fatto per la scorsa edizione a distanza, propone un’iniziativa assai particolare in forma multimediale: a partire dal 22 marzo per tre giorni usciranno sul sito della scuola tre pillole per ingolosire gli spettatori in attesa dell’evento del giorno 25.
Le pillole contengono curiosità, notizie e suggestioni sulla vita di Dante.
Il 25 marzo, poi, sarà il momento di un prodotto più complesso a cura del prof. Roberto Scanzo, del Laboratorio teatrale, di Luca Miceli e con la regia di Antonio Raimondi.
Di lui è stato detto e scritto tutto, anche se non tutto si conosce. Si sottolineeranno alcune suggestioni che mettono in luce un Dante un po’ diverso, scienziato e matematico, attuale e sempre “sul pezzo”, anche riletto alla luce dell’attuale situazione sociale e pandemica.
L’IIS “Balbo”, già in passato, nel 2016, si è fatto carico di realizzare un’installazione nell’ex Piazza Dante (a cura di alcune classi e del professor Dionigi Roggero), sulle due citazioni dantesche presenti nel Paradiso e nel Purgatorio sul Monferrato.
Alcune settimane fa, poi, all’interno di “Connessioni Prossime” sono stati ospitati il professor Alessandro Barbero e l’attrice Lucilla Giagnoni (che in questi giorni legge i cento canti della Divina Commedia su Rai5).
La biblioteca della scuola ha, altresì, realizzato all’ingresso un’installazione a cura di Silvia Ottone con alcuni dei testi che testimoniano la storia degli studi danteschi.
Questa settimana, inoltre, cominciano le iniziative per il 160° anniversario dell’Unità d’Italia (17 marzo).
Nel giro di una settimana ci pare opportuno sottolineare che l’unità culturale è alla base dell’unità politica, vero punto di forza del “bel paese là dove ‘l sì sona”, punto di ripartenza per riconoscere il nostro carattere comune nel contesto di crisi che stiamo vivendo, basandoci sulla parte comune».
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