Basta un CLIC, poco sotto il testo scritto, per ascoltare la nostra fiaba in musica… magari a occhi chiusi, giusto, così, per sognare un po’…
Era l’alba della Vigilia, uguale uguale a quelle che si erano susseguite, una via l’altra, per oltre duemila anni. Il presepe era pronto nella cappella del Pio Istituto delle Immacolatine, allestito personalmente dalla Madre Superiora Suor Maria Fenisia che aveva realizzato una vera opera d’arte e di devozione.
Ma, a poche ore dagli squillanti rintocchi che si sarebbero propagati tra campagne e contrade – balzando da un tetto a un campo gelato fino alla sommità degli alberi spogli – per diffondere il magico annuncio, accade una tragedia: il Bambinello è sparito.
La faccenda è seria. Si attivano le indagini, si seguono diverse piste investigative, si perquisiscono i pastori, si setacciano grotte e distese di muschio, si fanno persino appostamenti attorno al castello di re Erode, ma le ore passano e del Bambinello neanche l’ombra.
«Gesù Bambino è sparito» annuncia sgomenta la direttrice Suor Maria Fenisia. «E prima di nascere!» precisa. Ma «senza Gesù Bambino – dichiara sconsolata – non è Natale!».
E’ una storia un po’ bizzarra, ma una cosa possiamo dirla, senza spoilerare: essendo una fiaba, non può che finire bene.
In dicembre, l’abbiamo raccontata nel recital «Una fiaba gioiosa per Natale. Te la conto e te la canto»: spettacolo di parole e canzoni che abbiamo presentato a Casale, nella chiesa di Sant’Antonio per l’Anffas; a Conzano, nel Cantinone, per il Comune e la Biblioteca civica; a Rosignano nella Chiesetta di Madonna delle Grazie, per l’Associazione omonima e a favore della Caritas.
Ora, come augurio natalizio di gioia e speranza, proponiamo, in questo blog, la fiaba, ideata e scritta da Silvana Mossano che è voce recitante.
La narrazione, suddivisa in sette capitoli, è accompagnata dal sottofondo musicale tratto dall’ampio repertorio natalizio che Sergio Salvi interpreta alla tastiera Nord Stage 3 (88HA).
E’ il nostro biglietto di auguri in questo momento storico complicato e dolente, dove l’equilibrio inciampa, il consumismo divampa, il suono distorce, le luci lampeggiano allucinogene, e l’umanità, diffidente e confusa, stenta a riconoscere i propri simili o li considera estranei e nemici.
Spesso è «soltanto» un babelico problema di parole: sbagliate, aggrovigliate o sgraziate.
Vanno, invece, ripulite con cura le parole, poi usate con intelligenza, prudenza, pudore e leggerezza.
Noi ci abbiamo provato con questa FiAbA un po’… CoSì, surreale e stramba, quanto lieve e giocosa. Vera? Nooo. Falsa? Mammaipiù! Verosimile? Sì.
Di sicuro, è autentica.
Buon Natale di speranza, di gioia e di parole buone
Silvana & Sergio
[Le foto sono state scattate da Sergio al nostro presepio (con il muschio rigorosamente vero)]
GUIDA ALL’ASCOLTO: La narrazione è suddivisa in capitoli che si possono ascoltare distintamente oppure dall’inizio alla fine. Basta fare clic sui triangolini neri riferiti a ogni capitolo. E’ possibile anche scaricare i files su una chiavetta usb per ascoltare la fiaba anche in auto o su altri dispositivi
Fiaba gioiosa di Natale
Grazie e tanti cari auguri
Che bello! Grazie Silvana e Sergio!
Fa piacere ascoltarvi e vedervi anche in questa fiaba che ci aiuta ad avvicinarci alle cose e alle storie belle, togliendoci un po delle incrostazionni accumulate degli abbagli di una società globale sempre meno umana
( speriamo di aver raggiunto il suo apice, per scendere un po) ,abbagli che cancellano il gusto di essere buoni,.. con il prossimo : il nostro bene comune.
Grazie che sempre mi aiutate a riflettere verso il bello, verso un possibile lieto fine.
Sempre molto bella e poi narrata con grande enfasi e coinvolgimento. A volte le fiabe ci aiutano nella vita di tutti i giorni.
Buon Natale a tutti voi!