Resoconto di Laura D’Amico dell’udienza del processo Eternit Bis, che si svolge a Napoli in Corte d’Assise (presieduta da Concetta Cristiano), dove martedì 2 marzo è iniziata la discussione, con la requisitoria dei pubblici ministeri Giuliana Giuliano e Anna Frasca. Il processo di Napoli è omologo di quello in Corte d’Assise a Novara: a Napoli per 8 morti d’amianto, nello e fuori dallo stabilimento Eternit di Bagnoli, a Novara per 392 morti casalesi e monferrini. In entrambi i casi l’imputato Stephan Schmidheiny risponde di omicidio volontario e in entrambi i casi i numeri delle vittime indicate nei capi di imputazione sono in difetto (i morti reali sono molti di più). A Novara il processo riprende il 16 marzo. Laura d’Amico è uno dei legali di parte civile, sia a Napoli, dove rappresenta l’Afeva (Associazione famigliari e vittime amianto), che a Novara.
NAPOLI
È iniziata il 2 MARZO 2022 avanti la Corte d’Assise di Napoli la discussione finale del processo che vede Stephan Schmidheiny imputato del reato di omicidio volontario di otto tra lavoratori e cittadini di Bagnoli ove aveva sede uno degli stabilimenti italiano della Eternit s.p.a. Il numero così esiguo di casi è peraltro il frutto di un precedente intervento del Giudice dell’udienza Preliminare di Torino che, ritenendo di derubricare il reato da omicidio volontario ( come già contestato dalla Procura Torinese) ad omicidio colposo aveva dichiarato la prescrizione per il maggior numero di casi contestati.
I Pubblici Ministeri napoletani nel corso di una requisitoria durata circa 5 ore, hanno ripercorso tutte le prove raccolte sulla grave situazione igienico-ambientale presente all’interno della stabilimento nella inosservanza della legge penale del lavoro, la fondatezza delle diagnosi dei singoli casi e il nesso causale tra quelle morti per mesotelioma e le gravi mancanze dell’imputato, con conseguenti gravissimi danni sua per la salute dei lavoratori che dei cittadini.
È poi stato ricostruito il materiale probatorio sulla deliberata volontà dell’imputato, che pure aveva preventivato la possibilità delle morti, di cercare di depistare con false informazioni le sempre maggiori preoccupazioni manifestate dai mass media, dai sindacati e dalle autorità, prevedendo ed imponendo a tutti i vertici della società un protocollo di risposte da fornire pur di manipolare l’opinione pubblica e allontanare da sé ogni responsabilità.
E’ stata formulata l a richiesta di condanna dell’imputato alla pena della reclusione di anni 23 e mesi 10.
E’ poi iniziata la discussione delle parti civili, tra cui l’AFEVA di Casale Monferrato. Il 23 marzo dovrebbero discutere le difese degli imputati, a cui seguirà la sentenza.
Translation by Vicky Franzinetti
The closing arguments started on 2 March 2022 at the Naples Court of Assizes in the trial where Stephan Schmidheiny stands accused of voluntary murder of eight workers and citizens of Bagnoli (just outside the city) where one of Eternit spa Italian plants was. Such a small number of plaintiffs is tank to the previous trial with the Judge of the preliminary hearing in Turin (aka GUP) who decided to turn the Turin PP’s indictment of voluntary murder into manslaughter which meant a lot of the cases fell under the statute of limitations [The Naples Court of Assizes, as the Novara one decided to reinstate the count of voluntary murder].
The Prosecution spoke for about 5 hours touching upon the evidence gathered on the hygiene and environmental conditions in the plant, the diagnosis of each case and the causal link between death due to mesothelioma and the defendant’s lack of measures that would have avoided the damage to the citizen and workers’ health.
The wilfulness or intention of the defendant, who had foreseen the possibility of deaths, became clear when presenting the false information circulated to quell the increasing concerns in the media, by the trade Unions and the Authorities, foreseeing and imposing his will on the top management of the company to follow a protocol of answers aimed at manipulating public opinion and free himself of any responsibility and liability. The Prosecution asked for a 23 year and 10 month sentence. The plaintiffs closing arguments then started, including the Casale Monferrato Afeva’s. On March the 23rd the defence and then the verdict.
Tempi “diversi” per tribunale Napoli? Ho utilizzo nostri “dati”?