SILVANA MOSSANO
ALESSANDRIA
Ci sono case in cui i giocattoli sono stipati in scatoloni, cassapanche, ripiani, armadi. In altre case, no.
Ci sono bambini che di giocattoli ne hanno così tanti che hanno perso (e, purtroppo, non hanno mai avuto) la possibilità di coltivare il piacere di desiderarli e di riceverli in dono. Altri bambini, no: coltivano il desiderio, ma spesso lo soddisfano soltanto guardando le immagini dei giocattoli sulle fotografie dei depliant. E’ il vecchio, persino sfilacciato, refrain di chi ha troppo e chi troppo poco, o nulla. Vecchio e sfilacciato, ma mai risolto.
A una mamma alessandrina è venuta un’idea e l’ha chiamata «GiraGiochi». Silvia Nativi l’aveva in mente da un po’: questo è l’anno giusto per cominciare a renderla concreta.
«GiraGiochi» è rivolto a mamme e papà, ma anche a nonni, zii, fratelli e sorelle: tutti coloro che vogliono donare un giocattolo a un bambino o a una bambina che amano molto. Ma il borsellino è sguarnito e quel poco che contiene è già destinato ad altre priorità Ora c’è da domandarsi: giocare non è forse una priorità per i bambini? Non è forse l’alimento che sostiene la loro crescita? Come procurarlo? Con il «GiraGiochi», che consente appunto di distribuire in modo armonico i giocattoli tra chi ne ha troppi e chi ne ha troppo pochi.
Come funziona? Basta spingere il dito sul pulsante del citofono di via Legnano 29 ad Alessandria; targhetta: Studio Legale Nativi. A ogni suono corrisponde il clic che fa scattare la serratura; si apre il portone e, in rigorosa riservatezza, nell’androne del palazzo, dentro a scatoloni, si trovano i giocattoli tra cui scegliere: la mamma, il papà, il fratellino o la sorellina, il nonno o la nonna possono prendere quello ritenuto più adatto. Con una certezza: «Nessuno si affaccia dopo aver aperto il portone, così viene garantito il massimo anonimato».
I giocattoli, tra l’altro, prima di essere messi a disposizione, vengono tutti sanificati.
Funzionerà soltanto a Natale? «La mia idea è che il GiraGiochi possa allargarsi, perché ci sono molte occasioni durante l’anno in cui è bello regalare un giocattolo: il compleanno o altre festività». Intanto, mentre l’idea già sta circolando, c’è anche chi ha tanta voglia di donarli i giocattoli perché finiscano in questa magica ruota: l’obbiettivo, nell’idea di Silvia Nativi, è che qualcuno suoni per depositare un giocattolo e qualcuno entri per prelevare un giocattolo, ampliando, in futuro, anche in punti di scambio in città. Quello che parte oggi, mercoledì 2 dicembre, è un test. Ed è un investimento nel gioco, la più proficua attività con cui far crescere bambini che – per ora con la fantasia – si preparano – in futuro con concretezza – a migliorare il mondo.
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Cara Silvana trovo bella e intelligente l’iniziativa GiraGiochi. Tutti i bambini dovrebbero poter giocare, fantasticare, sviluppare capacità creative, soprattutto in un momento come questo, in cui la voglia di divertirsi, per molti, è soverchiata dalle preoccupazioni. E poi, passa così in fretta l’età della spensieratezza! È anche educativo il GiraGiochi, insegna a chi ha tanto, a condividere con chi è meno fortunato.