Ospitiamo l’articolo di Stefano Silvestri, igienista del Lavoro (la foto è stata scattata al processo Eternit Bis in Corte d’Assise a Novara, dove Silvestri era consulente per la procura )
STEFANO SILVESTRI
Si discute di un decreto interministeriale Economia e Lavoro varato il 5 dicembre 2023 che fa seguito ad una legge del 26 maggio 2023.
Il decreto di maggio riguarda un finanziamento per i risarcimenti delle vittime dell’amianto che hanno lavorato in società partecipate pubbliche (leggi cantieri navali dove il rischio era elevato). Nel decreto di dicembre si precisa che vi sono 20 milioni disponibili per il 2023 però all’articolo 2 comma 3 si legge:
«Possono altresì accedere al fondo, le società partecipate pubbliche dichiarate soccombenti con sentenza esecutiva o comunque parti debitrici nei verbali di conciliazione giudiziale depositati entro il 31 dicembre 2023 aventi ad oggetto il risarcimento di danni riconosciuti a favore dei lavoratori».
La scadenza per presentare domanda era il 15 gennaio scorso, sia per i lavoratori che per l’azienda.
Il Decreto si potrebbe considerare “ad aziendam” dato che calza perfettamente a Fincantieri.
Quindi parte del fondo non andrà solo alle vittime, ma a chi le ha causate, quando è bene sapere che paradossalmente l’Inail, è vero su un altro capitolo di spesa, non riconosce la causa professionale a molte persone che si sono ammalate a causa dell’amianto in ambito lavorativo e che invece ne avrebbero diritto. Questo lo si deduce chiaramente confrontando i dati del Registro Nazionale Mesoteliomi (che fa capo sempre a Inail) che individua molti più casi di tumore in ex esposti ad amianto per motivi professionali di quanti ne indennizzi Inail medica che spesso si comporta come un istituto di assicurazione privata.
Fincantieri Monfalcone è stata condannata in via definitiva con sentenza di Cassazione sez. quarta depositata il 18 maggio 2018 per aver omesso provvedimenti di prevenzione contro il rischio amianto causando numerose vittime.
Dico questo a ragion veduta perché sono stato consulente della pubblica accusa ed ho potuto consultare i documenti aziendali dai quali si capisce chiaramente la colpevolezza nel ritardare la messa in atto di presidi di prevenzione per una questione prettamente economica. Poi se i procedimenti passano in Cassazione favorevolmente alle parti offese significa che le colpe sono chiare dato che in Cassazione spesso si tende ad assolvere le aziende.
Sono stato Consulente Tecnico dell’accusa in altri tre procedimenti penali e cioè Fincantieri Palermo, Fincantieri Marghera e Fincantieri Castellammare di Stabia.
Salvo l’ultimo, le altre due sedi sono state condannate in via definitiva nel 2012 e 2014. Di Castellammare non si sono più trovati i responsabili che a suo tempo dirigevano il cantiere per intervenuto decesso, per età…
A mio avviso vi erano altri ambiti per utilizzare questi 20 milioni che in 4 anni diventano 80.
La ricerca, ad esempio.
L’ultimo governo che ha finanziato la ricerca è quello di Monti nel 2012 con fondi che stiamo ancora utilizzando in ambito epidemiologico. Ma è la ricerca sulla cura del mesotelioma che non progredisce anche perché le case farmaceutiche non investono su un tumore raro, cioè 0,8% negli gli uomini e 0,3% nelle donne di tutti i tumori. Ecco perché vi è necessità di destinare fondi pubblici in questo ambito!
Le associazioni delle vittime friulane e Sette comuni dell’area di Monfalcone in Friuli si sono mobilitati contro questo Decreto contrariamente al comune di Monfalcone la cui maggioranza ricalca quella di Governo. Questo la dice lunga.
Oggi si parla molto dei circa 1000 infortuni mortali che accadono ogni anno, ma è opportuno sapere che il numero di morti per malattie professionali è lo stesso se non superiore. I malati sono meno individuabili e se ne parla soltanto quando vi sono più casi nella stessa azienda, come accadde per la Breda di Pistoia qualche anno fa.
Anche in Toscana c’era un cantiere di Fincantieri a Livorno che ha purtroppo prodotto più di 50 casi di malati per l’amianto ma non è mai stato intentato un processo per omicidio colposo, quando ancora poteva essere fatto, cioè con i dirigenti dal dopoguerra in poi ancora in vita, oggi è già tardi.
Quali effetti avrà questo decreto sui prossimi procedimenti giudiziari?
Per prima cosa riguardo all’amianto i procedimenti giudiziari penali si stanno esaurendo per il naturale cambio generazionale dei dirigenti, questo decreto acuisce il divario tra accusa e difesa che è già molto elevato su questioni prettamente scientifiche che riguardano i dettagli del processo di cancerogenesi, del tipo quando è iniziato, com’è stata la progressione e di quanto la vita del malato è stata accorciata dalla malattia.
C’è una soluzione? Cancerogeni in ambienti di lavoro sono ancora presenti non dimentichiamolo…
Uno è il legno, ad esempio.
A mio avviso: Revisione al rialzo del bonus malus da parte di Inail. Con il bonus si comprano gli impianti di aspirazione, il malus dovrà essere ovviamente molto pesante.
E per gli infortuni?
Positivo aumentare i controlli, positiva la patente a punti, ma nell’era tecnologica l’introduzione della videosorveglianza riservata esclusivamente agli Ufficiali di Polizia giudiziaria della ASL potrebbe essere una delle tante soluzioni
Grazie Silvana.
Grazie Stefano, purtroppo, come hai ben illustrato in questa tua analisi, questa storia dei 20 milioni annui di euro sostanzialmente per rimborsare la Fincantieri di Monfalcone (per ora) i risarcimenti delle locali vittime dell’amianto : ciò dimostra la particolare attenzione rivolta a chi provoca le vittime mentre continua la particolare disattenzione nei riguardi delle vittime stesse, sul lavoro e per i disastri ambientali. Un altro esempio: gli imputati hanno garanzie quali la prescrizione, anche quando la colpa (anche per moltissime vittime).e acclarata. E fare in modo che anche per la Giustizia ci sia la garanzia che possa affermarsi e quindi le vittime possano avere la garanzia di ottenere giustizia?