SILVANA MOSSANO
«Un successo è un risultato favorevole, la buona riuscita di qualcosa». Così si legge nel dizionario Treccani.
Basta questa sintetica definizione a sancire come successo il concerto «Sulle note della ricerca 5» che il Fuck Cancer Choir ha tenuto la sera di sabato 18 novembre al Teatro Alessandrino: 650 spettatori emozionati, contenti e convinti di aver fatto una buona scelta a voler trascorrere circa tre ore ad ascoltare canzoni che hanno caratterizzato sessant’anni della storia internazionale della musica e delle nostre storie personali.
Quindi l’emozione condivisa che quel gruppo di ragazze di diverse età con la maglietta rossa ha distribuito si può, treccanicamente e senza dubbio, definire «successo».
Ma vogliamo quantificarlo anche in modo tangibile questo successo? Eccolo: 12 mila euro raccolti.
La somma è stata divisa a metà: 6 mila euro sono stati destinati all’UGI (Unione Genitori Italiani contro il tumore dei bambini) per sostenere l’adozione di uno degli alloggi che l’associazione mette a disposizione dei genitori dei bambini ricoverati nel reparto di oncologia dell’Ospedale Regina Margherita di Torino. Altri 6 mila euro sono stati devoluti al Progetto Alice, che sostiene ricerca e iniziative riguardanti specificatamente i tumori dei giovani di cui si sta occupando l’ospedale Gaslini di Genova. Il progetto Alice, tra l’altro, prende il nome da una ragazza alessandrina, stroncata in pochi mesi da un sarcoma, diagnosticato appena prima di iscriversi all’università.
Dodicimila euro sono una cifra grande in sé, ma ancor più grande perché è la somma di tante offerte spontanee, di diversa entità.
Chi ha dato lo ha fatto per la buona causa? Certamente sì. Ma lo spettacolo proposto dal Fuck Cancer Choir di Frascaro se l’è meritato tutto quel successo e quell’incasso, dal primo all’ultimo centesimo; ogni canzone, ogni gesto, ogni scintilla di entusiasmo hanno dimostrato di derivare da un serio e costante impegno professionale: queste «fabbricatrici di benefica energia» stanno via via crescendo musicalmente.
E coinvolgono non soltanto il pubblico, ma anche chi sente come un onore calcare con loro il palcoscenico: in particolare, nella quinta edizione di «Sulle note della ricerca», di sabato 18 all’Alessandrino, si sono esibite anche le ballerine del Centro Studi Danza di Voghera e il comico Stefano Chiodaroli.
I commenti finali. Dice Stefania Crivellari, direttrice del coro e presidente dell’associazione FuckCancer Choir: «Rimaniamo sempre colpite dalla fiducia che il pubblico ci regala. Quest’anno abbiamo rinnovato il nostro spettacolo, con un repertorio tutto nuovo. L’impegno che mettiamo in tutto quello che facciamo viene ripagato dall’entusiasmo di chi ci segue e di chi ci scopre per la prima volta».
«Siamo riconoscenti verso chi ha partecipato con noi alla realizzazione di un grande spettacolo, in particolare a Stefano Chiodaroli per l’umanità, la professionalità e la spontaneità con cui si è unito a noi in questo nuovo progetto» aggiunge Federica Grosso, vicepresidente del coro; «stiamo già pensando alla sesta edizione del concerto e alle tante avventure che ci aspettano nel 2024».
Spettacolo coinvolgente e commovente! Alla prima edizione io e mio marito che purtroppo da tre anni è venuto a mancare, abbiamo partecipato alla nascita di questo “energetico” coro. Ne sono orgogliosa di averne fatto parte e lo seguo e lo seguirò in tutte le edizioni. È importante aiutare la ricerca e sostenere chi sta affrontando la malattia, uniti e solidali si può fare anche ciò che sembra impossibile.
Fantastico