LA CERIMONIA DI PREMIAZIONE SI E’ SVOLTA DOMENICA 19 NOVEMBRE NEL CASTELLO DI MONASTERO BORMIDA, GUIDATO DAL SINDACO LUIGI GALLARETO
«La vogliono cacciare da casa sua, mi sembra una reazione normale». «Ma ha settant’anni!». «Appunto: a settant’anni da un giorno all’altro le vogliono togliere la sua casa, dove è nata, dove è vissuta, il suo mondo. La sua terra – disse accalorandosi Barbero –. Che – aggiunse con tono più lieve – è anche la tua terra». «Io sto a Milano» insistette Agnese. «Ma qui hai imparato a vivere. E, più di chiunque altro, te lo ha insegnato lei» incalzò Stefano sfiorandola con l’indice. Non poteva dargli torto. Rimase in silenzio. “Un paese ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via”. Le frullò in testa la frase di Cesare Pavese, aveva letto «La luna e i falò» in prima liceo oltre ai romanzi di Beppe Fenoglio, da «I ventitré giorni della città di Alba» a «Il partigiano Johnny» a «La malora» che zia Margherita le aveva amorevolmente imposto. Agnese se n’era andata via dalla grangia, anzi, all’Anagrafe, risultava nata proprio a Milano, ma il suo paese, il posto vissuto, il rifugio sicuro a cui tornare era Rivabona» (cit. dal romanzo «Tuo padre suonava l’armonica» di Silvana Mossano)
Nuovo riconoscimento per il mio romanzo «Tuo padre suonava l’armonica», edito da ArabaFenice, giunto tra i finalisti all’VIII Premio Letterario «Augusto Monti»: domenica 19 novembre, nel bel castello di Monastero Bormida, ho ricevuto il diploma con menzione di merito che mi è stato assegnato su segnalazione della giuria presieduta dal professor Piercarlo Grimaldi.
Il premo è intitolato al professor Augusto Monti, insigne intellettuale (nato e sepolto a Monastero Bormida, dove era solito tornare nelle vacanze estive) che, al liceo Massimo D’Azeglio di Torino, ebbe tra i suoi allievi Cesare Pavese, Leone Ginzburg, Guido Seborga, Massimo Mila, Giancarlo Pajetta. Partecipò alla Resistenza. Scrisse saggi politici e diversi romanzi.
Grande. Sono contento per te. Complimenti.
Meritato riconoscimento Silvana, brava! Complimenti per il tuo lavoro e per la sua qualità: anche da pensionata, e come!!!
Complimenti Silvana!
Meritatissimo!
Bella notizia e riconoscimento gratificante. Congratulazioni.
Silvana Mossano descrive in modo sensibile e realistico il mondo della campagna alessandrina ponendolo intorno al lettore, anche estraneo, rendendolo vivo e attraente.Molto brava.
Brava Silvana. Ti meriti alla grande questo premio e molti altri. Il libro mi è piaciuto molto, dall’inizio alla fine. Hai la capacità di far sentire il lettore “attore”, quei luoghi ti entrano dentro come pure i personaggi, così veri, così umani nel bene e nel male. Complimenti!!
Sono contenta, Silvana . Tu scrivi bene le storie .