SILVANA MOSSANO
Diario di pensieri sparpagliati, in tempo di guerra (la foto in apertura è tratta dal sito Fanpage.it)
25 febbraio 2022, secondo giorno di conflitto
I bambini. Come li svegli i bambini, che non è ancora giorno, che fuori è buio e fa pure freddo, e loro dormono sotto il piumino con tanti bei sogni – che i sogni dei bambini sono fantasticamente belli -, ecco, come li svegli i bambini di notte, che le bombe si sono messe all’improvviso a sibilare e a scoppiare nel cielo, sopra il tetto, e la casa può crollare, e si può morire? Perché gli hai guastato i sogni? Che cosa gli dici, eh, che cosa gli dici? «Dobbiamo scappare, scendere giù in cantina, salire in macchina e andare via da qui». Chissà dove andare, poi; bisogna immaginarlo e deciderlo in pochi minuti. Perché dobbiamo andare via? I bambini chiedono sempre «perché». «Perché c’è la guerra». I bambini, che sono logici, si oppongono: «Adesso voglio dormire, la guerra sul tablet la gioco domani». Che cosa gli spieghi? «Quella del tablet è una guerra finta. Adesso, invece, qui e ora, c’è quella vera». I bambini, infastiditi dall’ottusità degli adulti, sanno come risolvere la faccenda: «Vabbé, ma adesso arrivano i supereroi». Non ci sono supereroi nelle guerre vere, ci sono solo i superprepotenti, i supercattivi. I supercoglioni. «Mamma, papà, non si dicono le parolacce». Come li svegli i bambini, cosa gli dici ai bambini, mentre li avvolgi in una coperta, e piangono di sonno, e dell’incertezza e della paura che gli trasmetti tu pur senza volerlo? Che cosa gli dici ai bambini, mentre vedono crollare le case, mentre trascorrono sui marciapiedi della metropolitana le ore del giorno e della notte, che nel sotterraneo della metro manco si capisce la differenza tra il giorno e la notte? Che cosa gli dici ai bambini che ti dicono: «Eddai, fate la pace e lasciateci dormire»? I bambini, quando bisticciano per un gioco, si capiscono al volo e, in un istante, sanno fare la pace; come glielo spieghi, a loro, che i grandi, quelli che sanno tutto e pretendono di insegnare tutto, sono pervicaci coltivatori di odio e, prima di arrivare a uno straccio pace, stremati o con caterve di morti da seppellire, si sono già contesi e «mangiati», su uno scacchiere, migliaia e migliaia di pedine, ognuna corrispondente a una vita umana?
Come glielo dici ai bambini che non devono piangere, mentre li svegli e li trascini via dalla loro stanzetta, dalla loro casa, con uno zainetto in cui c’è tutto quello che possono portare via e basta, come glielo dici che devono stare zitti e tenersi addosso la paura, pure la paura di morire, anche se loro non vogliono mica morire, perché non ci sono neppure i supereroi che li vanno a salvare?
I bambini con la testa calva. Come glielo dici ai bambini, bellissimi e struggenti, con la testa calva, la cui vita è già stata messa a dura prova dal cancro, come glielo dici che «oggi si fa festa, niente chemioterapia»? I bambini sono acuti, riflettono in un nanosecondo. E domandano: «Ma non dicevi che la chemio, anche se fa schifo, è una cosa “buona” che mi farà guarire e stare bene?». Come glielo dici che c’è un male contingente e urgente ancora più cattivo del tumore? Che quel male che si chiama guerra non arriva per caso, ma è voluto con cinismo e prepotenza, e che potrebbe fermarsi, «guarire» in un attimo, se solo si volesse? E invece non lo si vuole, neppure davanti ai bambini, e neanche davanti ai bambini con la testa calva, costretti a rinviare, chissà per quanto tempo, la chemio? E’ disperato Damiano Rizzi, presidente della Ong Soleterre, attiva anche in Ucraina a Kiev e Leopoli. Come si legge nel sito soleterre.org «ogni bambino malato deve poter diventare grande, sconfiggendo il cancro. Per aumentare le possibilità di guarigione, oltre a migliorare la diagnosi e le terapie mediche, ci prendiamo cura del benessere emotivo, psicologico e relazionale del bambino e della sua famiglia». Questo in tempi normali. Ora, invece, Damiano Rizzi, interpellato da Monica Maggioni (giovedì sera, su RaiUno), racconta, con voce strozzata dalla commozione, dal dolore e dalla stanchezza, come si stanno mobilitando in queste ore: cercano di spostare il più in fretta possibile i bambini oncologici dalle dacie di Kiev e Leopoli (dove erano ospitati per essere curati) in ospedale perché lì ci sono gli scantinati che possono servire da rifugi anti-bombe.
Manifestazioni per la pace. A Casale Monferrato, in piazza Mazzini, sabato 26 febbraio alle ore 16, incontro per la pace, promosso dal Comitato Filo Rosso, per riflettere su «La guerra non l’ha mai vinta nessuno».
Ad Alessandria, in piazzetta della Lega, sabato 26 febbraio alle ore 16, presidio «Né con la Nato né con la Russia – Contro la guerra in ogni caso».
Le sanzioni per la pace in Ucraina promulgate dal Comprensivo Borsellino di Valenza. I bambini e i ragazzini si organizzano. Quello che segue è il comunicato diramato dal preside Maurizio Carandini: «A partire da lunedì 28 febbraio, tutto il personale e gli alunni dell’Istituto Comprensivo Paolo e Rita Borsellino di Valenza attueranno le seguenti sanzioni per la pace in Ucraina: 1) tutte le classi dell’Istituto, dalle ore 9.00, osserveranno un minuto di silenzio, raccoglimento, meditazione, preghiera 2) il Dirigente scolastico, ogni giorno, dalle 9.00 alle 9.30, svolgerà il proprio lavoro all’esterno della sede di Viale Oliva 14 posizionandosi sotto la lapide marmorea posta a ricordo del 29 aprile 1945, data della Liberazione 3) ognuno di noi si impegnerà a compiere almeno un gesto di pace al giorno 4) sul sito della scuola, www.icvalenza.edu.it verrà aperta una sezione dedicata alle frasi, riflessioni inviate da alunni e/o famiglie
OUR “SANCTIONS” FOR PEACE IN UKRAINE Starting on 28th February, the whole staff and all the students of the school “ISTITUTO COMPRENSIVO PAOLO E RITA BORSELLINO” will impose themselves the following “sanctions” for peace in Ukraine: 1) all the classes will observe a minute’s silence, meditation and prayer. 2) everyday from 9:00 am to 9:30 the school headmaster will do his job outside the school, under the plaque commemorating the Liberation Day 29th April 1945 3) everyone will commit to carrying out a gesture of peace everyday 4) a special page will be created on the school website www.icvalenza.edu.it to collect sentences, thoughts and considerations sent by students and/or families
Grazie Silvana! Richiami e considerazioni molto profonde, scritte con bellissima sensibilità ed umanità… appunto il contrario della guerra.
Grazie Silvana. Stupenda riflessione!
Grazie Silvana per gli spunti di meditazione che ci proponi sempre
Grazie Silvana per gli spunti di meditazione che ci dai sempre